Video - Le Castella - Isola Capo Rizzuto (KR) |
martedì 20 settembre 2016 | |||||||
Il numero e le dimensioni è non definito e confuso. Si conoscono i nomi di alcune delle isole: Tiris, Meloessa, Ogigia, Eranusa e l'isola dei Dioscuri. La loro presenza è attestata dalle carte fino al 16 secolo. Dal XVI sec. fino al XVIII sec. il paese e la sua fortezza diventarono scenari delle invasioni turche, fu l'inizio dell'improvvisa decadenza del borgo, che durerà per molti secoli, fino al XX secolo. Gli Ottomani misero a ferro e fuoco l'intero borgo, uccidendo e rapendo la quasi totalità degli abitanti. Nel 1536 il celebre corsaro barbaresco Khayr al-Din Brabarossa vi rapì Giovanni Dionigi Galeni, divenuto famoso come ammiraglio e corsaro con il nome di Uluc Ali Pasa, detto anche Uccialì. Dal XVII sec. fino agli inizi del XX sec. il paese di Le Castella fu scarsamente abitato, infatti nel 1644 il borgo fu abbandonato per ordine della corte regia. Per molti secoli rimase una località rurale dedita all'agricoltura, allevamento, pastorizia, pesca e pochi altri mestieri. Per pochi decenni la fortezza fece da ricovero per i pochi che possedevano terreni in luogo, in mancanza di altre difese da eventuali scorribande ottomane. Nella seconda metà del XX sec. fino ai giorni nostri, Le Castella ha conosciuto un aumento demografico ed una ripresa economica dovuta in principale misura dal turismo balneare, subacqueo e dei beni culturali. Dal 1991 fa parte dell'Area Marina Protetta di Capo Rizzuto. Fonte: Wikipedia.
Libro consigliato: Ucciali, il re di Algeri
Il Mediterraneo del '500 è crocevia di scontri militari e religiosi. I pirati turchi compiono scorrerie sulle coste italiane, e molti, uomini e donne, vengono rapiti come schiavi. Tra questi il calabrese Giovanni Galeni che, portato via in giovanissima età dall'attuale Isola Capo Rizzuto, nel crotonese, grazie alla sua conoscenza del mare e al suo temperamento, passerà dalla condizione di schiavo a quella di potente corsaro. Convertitosi alla religione musulmana, prenderà il nome di Uluch Alì - Alì il rinnegato, diventando fedele suddito del Sultano e, infine, re di Algeri e del Maghreb. Si ringrazia Carlo Grillo per la gentile concessione del brano "Due Ore di Agonia"
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