Video - Luci di Natale 2016 |
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Scritto da Carmine F. Petrungaro
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Video - Luci di Natale 2016 - Vado per le viuzze del paesello, percorrendo strade e piazze, tra
pensieri e ricordi ormai appartenuti alla mia infanzia. È il mese di dicembre,
siamo nei giorni festivi tra il Natale e il Capodanno. Un periodo magico, in
cui il paese si riempie di splendide decorazioni e si veste a festa. Ovunque
vedo luci natalizie. Si parla di regali e di buon cibo preparato secondo usi e
tradizioni del nostro Natale. Il profumo di miele di castagna e spezie dei dolci fatti in casa risveglia i più golosi.
Nelle case vedo i decori più raffinati, che avvolgono i piccini in un'atmosfera
di fascino. Sembra tutto come prima, come quarant’anni fa. Ma non si sentono
più i gruppi delle strenne che percorrono per tradizione le strade al suono di
chitarre e zampogne. Possiamo ancora ammirare i suggestivi presepi artigianali
esposti nelle chiese della Confraternita e in quella di San Domenico. I bimbi
vivono il loro momento magico, ansiosi di vedere realizzati i loro sogni, i
regalini. Quando ero ancora un fanciullo, a Natale l’albero e il presepe per me
erano le cose più attese. Non mi era consentito sbirciare, ma mi ricordo quel
momento magico quando si aprivano le porte del salotto. I miei occhi si
illuminano alla vista di quella meraviglia fatta di tanti colori, portati da
Babbo Natale. Da lì a poco sarebbe arrivata anche la Befana. Devo ammettere che
una parte di quei momenti incantati della mia infanzia è rimasta dentro di me.
Quei ricordi e quella magica atmosfera quasi da fiaba riscaldano ancora il
cuore.
Un’altra tradizione caratteristica del nostro paesino, che riaccende i
miei ricordi, è quella della cosiddetta “fochira”. Si tratta del falò, che a
Campana viene acceso ritualmente per la Vigilia di Natale, davanti alle chiese
o nelle piazze principali del paesino. Un falò enorme, che è sempre controllato
da mani esperte. Un rito che trae le proprie origini dalle tradizioni pagane,
in occasione del solstizio d'inverno, per invocare il ritorno del Sole e forse
anche per scacciare i lupi e i demoni. Molto tempo fa la gente usciva da casa,
portandosi sedie, dolci, salsicce e vino e addirittura il lavoro all'uncinetto.
Ci sedevamo tutti intorno al grande fuoco. Sembrava un rito. Tutti si
conoscevano e si scambiavano gli auguri o si raccontavano storie. Il falò di
Natale è sempre stato un momento di unione per la comunità. Nei decenni passati
se ne accendeva uno per ogni incrocio. Il suo significato si sarebbe perso se
avessimo smesso di mantenere viva questa tradizione popolare.
Carmine F. Petrungaro
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Errata Corrige - Caro Mimmo,dovresti ...
Equivoco - Gentile Sig. Pomara, inn...
Altro aggiornamento - ..... e ancora ...
Complimenti - Carissimo Carmine, comp...
Aggiornamento calendario - Ciao a tut...
Salve, innanzitutto grazie a voi per...