Video: Zia Angiulina e Ziu Totonnu |
Scritto da Carmine F. Petrungaro | |||||||
domenica 12 dicembre 2021 | |||||||
Video: Zia Angiulina e Ziu Totonnu - Faccio una capatina nel borgo antico di Campana, in provincia di Cosenza. Una visita dai miei zii Angela e Antonio che, io chiamo affettuosamente zia Angiulina e ziu Totonnu è d'obbligo. La zia ha preparato i fichi secchi e con orgoglio mi fa vedere le cosiddette nocchette o "jette", fatte alla calabrese. Trattasi di fichi informati e dopo, infilati su bastoncini di canna. Una vecchia tradizione della nostra Calabria. I fichi sono stati prima essiccati al sole per almeno 30 giorni e poi infornati. Questo sistema risale a tempi, quando i fichi non potevano essere conservati per lunghi periodi. Soprattutto nelle famiglie meno abbienti era uso farsi delle scorte di fichi secchi. Da non dimenticare le cosiddette "crucette", oggi conosciute in tutto il mondo mediterraneo. In un certo senso, questi frutti essiccati erano i dolci dei poveri. Ai giorni d'oggi, per i Calabresi rappresentano una di quelle specialità che non possono mancare sulle tavole durante le festività natalizie. Cliccare sul link sottostante: https://www.youtube.com/watch?v=9jT7PmdsqtQ
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